L’avanzare della tecnologia ha indubbiamente dei risvolti positivi, tuttavia utilizzandola in maniera poco intelligente c’è il rischio di generare un mondo sempre meno umano e, visti i progetti portati avanti dalla Hanson Robotics, tale rischio potrebbe diventare davvero concreto.

Un mondo in cui delle “persone” inanimate si sostituiscono al genere umano è molto più vicino di quanto si possa pensare. Se fino a qualche anno fa ciò era possibile solo all’interno dei film di fantascienza, oggi tale situazione non sembra essere totalmente utopica. Infatti, come riportato all’interno di questo articolo del sito web RT, la Hanson Robotics (azienda di robotica con sede ad Hong Kong) ha annunciato un nuovo progetto che prevede di “inondare l’economia martoriata dalla pandemia con androidi per mantenere le persone al sicuro”. In tal senso, la Hanson Robotics ha come obiettivo quello di produrre una grande quantità di robot entro la fine del 2021. Stiamo parlando dell’azienda che ha dato vita a Sophia, l’incredibile robot dalle sembianze umane. Se non ne siete a conoscenza, il video sottostante vi sconvolgerà!

L’azienda ha affermato che tali robot potranno essere utilizzati all’interno di vari settori, tra i quali quello sanitario, quello delle compagnie aeree e quello della vendita al dettaglio. Tuttavia, non è difficile comprendere che un cambiamento del genere potrebbe generare più problemi che benefici, dato che le possibilità di lavorare per i cittadini di tutto il mondo sarebbero sempre di meno. Dunque, dopo la pandemia da covid che ha già messo in ginocchio gran parte dei lavoratori, una mossa del genere potrebbe davvero rappresentare un colpo di grazia per molti di loro. Inoltre, il rischio di trovarsi a vivere in una società orwelliana sarebbe dietro l’angolo, in quanto il controllo totale nei confronti degli individui potrebbe essere attuato molto più facilmente grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (in merito consigliamo la lettura di “Cyberuomo” di Enrica Perucchietti e di “No place to hide. Sotto controllo. Edward Snowden e la sorveglianza di massa” di Glenn Greenwald).

E se qualcuno ritiene ancora che idee del genere possano appartenere esclusivamente ai teorici della cospirazione, il consiglio è quello di guardare il video qui sotto con molta attenzione.

Uno stato totalitario travestito da democrazia potrebbe essere molto più vicino di quanto siamo portati a pensare. E nei confronti di coloro che anche davanti all’evidenza dei fatti continuano a credere ciecamente nel loro illusorio mondo all’insegna della libertà, non possiamo che rivolgerci con il termine negazionisti, in quanto a negare la realtà sono proprio questi ultimi. Detto ciò, siamo sicuri di voler dare il via ufficialmente ad un mondo sempre meno umano? Negli ultimi anni abbiamo già assistito ai possibili effetti catastrofici che un uso spropositato della tecnologia può generare ma, a quanto pare, non abbiamo ancora imparato la lezione.

Per concludere, il problema non risiede nella tecnologia in quanto tale, bensì nell’utilizzo inconsapevole di essa. Effettuare una distinzione tra ciò che realmente è indispensabile per migliorare la vita della popolazione e ciò che non lo è, rappresenta senza dubbio il primo passo da compiere per non farsi sopraffare dalla tecnologia. Anche in questo caso, dunque, l’evolversi del rapporto uomo-macchina dipende da ognuno di noi. Più saremo consapevoli e più sarà difficile il realizzarsi di un futuro oscuro in cui le macchine assumeranno più importanza degli esseri umani. Avendo consapevolezza, quindi, stabilire un confine che permetta all’uomo di non diventare schiavo delle sue creazioni non sarà un’impresa difficile.

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Raffaele De Luca

P.S. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dell’automazione fanno parte del piano “Great Reset”. In merito trovi informazioni in questo nostro precedente articolo.

Riferimenti
https://www.rt.com/news/513563-robot-mass-rollout-pandemic-sophia/