Il capo scienziato della Space Force sostiene che il Pentagono debba fondere uomo e macchina Blog News Tecnologia Maggio 21, 2021Maggio 21, 20210Il capo scienziato della Space Force, Joel Mozer, ha affermato durante un evento organizzato dall’Airforce Research Laboratory (AFRL) che la graduale fusione tra uomo e macchina non solo sia inevitabile, ma debba rappresentare addirittura un imperativo per il Pentagono. Infatti, secondo Mozer ciò permetterebbe agli Stati Uniti di superare gli avversari in ambito militare.Nello specifico egli ha dichiarato che, mentre nel secolo scorso la civiltà occidentale si è trasformata da una società basata sull’industria ad una basata sull’informazione, al giorno d’oggi stiamo per vivere una nuova era: quella del “potenziamento umano”. “Nella nostra attività di difesa nazionale, è imperativo abbracciare questa nuova era per non restare indietro rispetto ai nostri concorrenti strategici“, ha affermato il capo scienziato.Tali affermazioni sono state riportate anche dal sito RT, che all’interno di questo articolo ha affrontato la questione in maniera approfondita.“Combinando l’ingegnosità dell’uomo con ‘la efficienza, la potenza e la velocità della macchina’ si ‘creeranno capacità che sono più che umane’ , ha continuato Mozer, prevedendo progressi ‘inimmaginabili’ nel prossimo decennio. Ha citato i progressi dell’intelligenza artificiale, indicando un programma di intelligenza artificiale sviluppato da una sussidiaria di Google, AlphaGo Zero, che è stato in grado di allenarsi per giocare al gioco del Go a livello master in poche settimane, senza utilizzare alcun dato derivante da partite umane reali”, si legge all’interno dell’articolo.E sulla base di ciò, il capo della Space Force ha dunque affermato che utilizzando l’intelligenza artificiale a livello militare si potrebbero creare delle strategie e delle tattiche che nessun essere umano potrebbe attuare. In tal senso, il capo scienziato parla di “programmi autonomi”, i quali potrebbero aiutare i comandanti e coloro che prendono le decisioni. Infatti, secondo Mozer, questi ultimi potrebbero avere a disposizione vari agenti autonomi che potrebbero fare cose come, ad esempio, controllare che un attacco sia eseguito correttamente. Ma un tale utilizzo della tecnologia non potrebbe essere potenzialmente pericoloso? A quanto pare sì, ed è lo stesso Mozer ad ammettere che vi siano dei rischi. Lo scienziato ha affermato che i programmi avanzati potrebbero essere in grado di creare linee di attacco così innovative da sfuggire alla comprensione umana. Un dettaglio alquanto spaventoso.“Dobbiamo riflettere attentamente sull’etica di questo e sul modo in cui ci fideremo di questi agenti autonomi, specialmente in un’era di guerra autonoma letale”, ha dichiarato Mozer.Dopodiché, Mozer ha anche parlato di ciò che potrebbe essere fatto utilizzando determinate tecnologie al di fuori dell’ambito militare.“Utilizzando tecnologie come la realtà aumentata, la realtà virtuale e la stimolazione nervosa, potresti mettere un individuo in uno stato di flusso, in cui l’apprendimento è ottimizzato e la ritenzione è massimizzata. Questo individuo potrebbe essere plasmato in una persona con un potenziale molto elevato”.E se, nonostante queste dichiarazioni siano state fatte dal capo scienziato della Space Force, siete convinti che tutto ciò sia solo una stupida teoria del complotto, vi basterà sapere che la DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), sta lavorando a vari progetti volti a “migliorare” l’organismo umano. Lo riporta sempre il sito RT, che all’interno dell’articolo inserisce anche i link dei progetti in questione.“L’ala di ricerca avanzata del Pentagono, DARPA, ha intrapreso numerosi progetti volti a migliorare l’organismo umano in modi ancora più radicali. L’agenzia ha recentemente fatto notizia dopo aver rivelato il lavoro su un impianto cutaneo in grado di rilevare virus ed infezioni pericolose, mentre il suo programma di progettazione del sistema di ingegneria neurale cerca di creare un’interfaccia neurale che consenta la ‘comunicazione tra il cervello e il mondo digitale'”.Ed a tal proposito, non possiamo non ricordare che non solo la DARPA sta lavorando alla creazione di un’interfaccia neurale. Anche Elon Musk, il famoso imprenditore statunitense, sta facendo ciò tramite il progetto “Neuralink”, di cui abbiamo parlato all’interno di questo articolo. Detto ciò, come abbiamo affermato varie volte quando in passato ci siamo trovati ad affrontare il tema della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, noi riteniamo che se da un lato vi siano alcuni benefici innegabili legati ad essa, dall’altro vi siano anche dei rischi da non sottovalutare. Secondo noi, un utilizzo spropositato e poco consapevole della stessa potrebbe generare più danni che benefici, motivo per cui pensiamo che sia fondamentale approcciarsi alla tecnologia in maniera intelligente.E tu cosa ne pensi di questa futura fusione tra uomo e macchina? Faccelo sapere nei commenti e se ti è piaciuto l’articolo condividilo!Di Raffaele De LucaRiferimentiRT Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on Pinterest Share Share on LinkedIn Share Share on Digg Share Send email Mail Print Print