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Coronavirus: comincia la censura

Il coronavirus, la censura e le violazioni delle libertà individuali

Apprendiamo con forte preoccupazione la deriva distopica che sta prendendo la questione coronavirus, con una censura e una limitazione delle libertà personali degne di una vera e propria dittatura. Per quelli che leggeranno, non saranno d’accordo con quello che diciamo e vorranno “democraticamente” tapparci la bocca:

ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA: “TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE.

La libertà personale è un diritto fondamentale di PARI RANGO al diritto alla salute, non c’è uno che viene prima e può annullare l’altro “per il bene comune” (Avv. Marco Moro, secondo video in basso). Un virus che ad oggi ha ucciso, come causa di morte principale, su 355 cartelle cliniche esaminate, 3 persone… TRE (quando vedi le scritte in rosso e in grassetto puoi cliccarci sopra, è la fonte inerente l’affermazione).

Tutte le altre sono morte CON il coronavirus, NON DI coronavirus. C’è una bella differenza tra le due cose signori. Significa che una persona poteva essere morta di infarto e il tampone risultare positivo. La persona quindi è morta di infarto o di coronavirus? E’ grave poi che qualche giornalista dica che “la notizia non s’ha da dare”. Per la miseria, la gente ha il sacrosanto diritto di sapere come stanno veramente le cose, non di essere bombardata H24 con “filmini” realizzati ad arte con bare che escono dagli ospedali e gente in terapia intensiva. Le bare uscivano tutti i giorni dagli ospedali anche prima di COVID-19!

Non stiamo mettendo in discussione il fatto che le terapie intensive sono piene, che molte persone sono decedute e che la vita è sacra anche a 100 anni ma qual era e qual è la loro condizione pre-infezione? Si parla di ottantenni già debilitati, immunodepressi, diabetici severi, con 2-3 patologie croniche in essere, pazienti oncologici terminali, non persone in salute.

Se veramente la ragione delle misure era unicamente il virus fine a se stesso, si potevano tranquillamente mettere in protezione i più deboli, NON FERMARE UN PAESE INTERO, GIA’ SUL LASTRICO, PORTANDO MILIONI DI PERSONE A RISCHIARE DI MORIRE DI FAME – ALTRO CHE VIRUS! L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), già prevede 25 milioni di disoccupati nei prossimi mesi. Un disastro.

I quasi 25.000 morti in Italia di influenza nell’anno 2016/2017 (anche qui, bisogna contare quelli morti CON e quelli morti DI) dove sono? Perché nessuno ne parla e oggi esiste solo COVID-19? Per rendere meglio l’idea, come dicevamo qui, il 60-70% dei tedeschi sarà contagiato, in Italia probabilmente molti di noi lo hanno già preso il virus e neanche se ne sono resi conto… I tamponi fanno acqua da tutte le parti (vedi primo video sotto), i morti si contano solo sui tamponi accertati senza considerare un bacino di contagiati potenzialmente più ampio. Di che cosa stiamo parlando, come dice giustamente il professor Stefano Montanari? Perché questa mobilitazione mondiale, questa limitazione delle libertà personali da arrivare persino ad impedire di allontanarsi più di 200 metri da casa per poter far pisciare il cane, come se costituisse pericolo se fatto in solitudine? Tutto ciò non ha una logica… A meno che non si mettano in conto altri moventi.

Si sta creando un precedente pericoloso che ci porterà a cambiare totalmente la visione delle cose e dei nostri diritti. Il rischio è che il “dopo” coronavirus cambi totalmente il concetto intrinseco di censura e di quali siano i diritti minimi che devono essere garantiti. E la piega che sta prendendo la vicenda peggiora di giorno in giorno. Ora se ne esce anche l’AGCOM affermando che vista la situazione, per la risoluzione del problema coronavirus serve anche la censura. AGCOM nel comunicato del 19 marzo 2020 ha chiesto alle società di servizi di condivisione video (leggasi Facebook, YouTube, Instagram…) di limitare la diffusione di informazioni false (lo decidono loro cosa è vero e cosa no?), inesatte, incomplete e di SEGNALARE I NOMINATIVI DI CHI COMMETTE GLI ILLECITI.

Coronavirus e censura, la conclusione del comunicato stampa dell'AGCOM del 19 marzo 2020

Siamo alla follia. Il clima che si sta creando, già di per sé surreale, è arricchito da:

Vi consigliamo di vedere i video qui in basso che riprendono quanto appena detto e approfondiscono l’argomento coronavirus e relativa censura. Pareri super autorevoli da parte dello scienziato Stefano Montanari, dell’avvocato Marco Moro (secondo video) e del “super” Ugo Mattei, giurista di fama internazionale. Aiutateci a diffondere queste informazioni condividendo l’articolo sui vostri canali social con amici e conoscenti. Scuotiamo le coscienze addormentate e impaurite. Questa volta si, per il bene di tutti.

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