Israele: introdotti braccialetti elettronici per verificare che le persone rispettino la quarantena Società Tecnologia Aprile 9, 2021Aprile 9, 20210Nelle scorse settimane la Knesset, il parlamento di Israele, ha approvato un disegno di legge con il quale è stato autorizzato l’utilizzo dei braccialetti elettronici come dispositivi di tracciamento. Essi saranno utilizzati nei confronti delle persone rientrate dall’estero, per verificare che sia rispettato l’obbligo di quarantena. Chi non vorrà indossare il braccialetto, invece, dovrà trascorrere il periodo di isolamento nei “Covid hotel”, delle strutture gestite dai militari e predisposte dal governo appositamente per tale fine.La notizia è stata riportata anche dal sito RT, in cui si legge che “i trasgressori delle regole di isolamento potrebbero essere multati fino a 5.000 shekel israeliani (1.500 dollari)”. Inoltre, RT sottolinea che ci sono poche eccezioni: ad esempio gli israeliani che hanno già ricevuto il vaccino o che hanno già contratto il virus, una volta arrivati nel paese non dovranno rispettare l’obbligo di quarantena.“La nuova legge prevede esenzioni per i minori di 14 anni e consente ai residenti di richiedere una deroga a un comitato speciale. […] I viaggiatori che presentano la documentazione comprovante di aver completato una corsa completa di un vaccino contro il coronavirus, o coloro che hanno già contratto e sono guariti dalla malattia, possono saltare la quarantena, a condizione che risultino negativi al virus sia prima che dopo l’arrivo nel paese”.Nei confronti della possibile introduzione in Israele dei braccialetti elettronici inizialmente c’erano state delle critiche riguardo la violazione della privacy delle persone. Tuttavia, sempre RT sottolinea che “i funzionari israeliani sostengono che i braccialetti di tracciamento informeranno le autorità solo se chi lo indossa lascia un’area di quarantena designata, di solito la propria casa, e affermano che in realtà non trasmetterà dati sulla posizione o altre informazioni”. E, infatti, alla fine il disegno di legge che ha permesso alle autorità di immettere il braccialetto elettronico è stato approvato e, in più, è incredibilmente iniziata anche la corsa per accaparrarselo.Come riportato da Avvenire.it, i cittadini preferiscono essere monitorati e, in cambio, avere il “vantaggio” di poter trascorrere la quarantena all’interno delle proprie abitazioni, dato che l’alternativa è quella di passarla negli ostelli predisposti dal governo. Insomma, dal nostro punto di vista si tratta solo di poter “scegliere” (se la si vuole considerare una scelta) il male minore. Senza dubbio avere un dispositivo di sorveglianza che serve a controllare che gli individui rimangano tra le quattro mura domestiche ricorda le cavigliere che vengono utilizzate per i detenuti ai domiciliari. E questo paragone si fa ancora più realistico se si considera che il braccialetto in questione è stato sviluppato dalla SuperCom, una società israeliana che si occupa, appunto, di fornire soluzioni tecnologiche per il monitoraggio dei detenuti. Forse si sta davvero superando il limite: a nostro parere è innegabile che modi di operare del genere siano quantomeno discutibili.E tu cosa ne pensi dei braccialetti elettronici utilizzati in Israele? Qual è il ragionevole confine tra libertà e sicurezza? Faccelo sapere nei commenti e se ti è piaciuto l’articolo condividilo!Di Raffaele De LucaRiferimentihttps://www.rt.com/news/518424-israel-covid-bracelet-mandate/https://main.knesset.gov.il/News/PressReleases/Pages/press17.03.21.aspxhttps://www.avvenire.it/mondo/pagine/braccialetto-quarantena Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on Pinterest Share Share on LinkedIn Share Share on Digg Share Send email Mail Print Print