Sei Qui
Home > Blog > YouTube: censura aggressiva

YouTube: censura aggressiva

youtube e la censura aggressiva dei video "scomodi"

Non è una novità che YouTube applichi la censura su alcuni tipi di video, d’altronde ha delle policy che vietano la condivisione di alcuni contenuti. Il problema però nasce quando vengono rimossi video senza un valido motivo. Il fenomeno è enormemente enfatizzato in questo periodo di stravolgimento dell’ordine globale, dove certe informazioni non si vuole che circolino per ovvi motivi. Prima che come al solito arrivi lo “schiavo perfetto” a darci dei complottisti, vi riportiamo la nostra esperienza perché anche noi su YouTube siamo stati, ingiustamente, vittima di censura.

Partiamo dall’INCIPIT… Chi siamo? Come già detto nella presentazione, siamo un gruppo di attivisti che stanchi delle menzogne del mainstream hanno deciso di creare una risorsa, disponibile a tutti, che fornisse informazioni importanti, riflessioni, risorse, consigli eccetera (potete leggerla QUI). Non siamo infallibili, ma siamo animati da onesta volontà per amore della verità e questo è quello che conta. Non incitiamo alla violenza, non condividiamo materiale pornografico nè diffondiamo volutamente materiale falso. E l’articolo 21 della costituzione ci da diritto alla libertà di espressione con la parola, lo scritto E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE (in questo caso blog).

Siamo presenti su più social quali anche l'”incriminato” YouTube (QUI il nostro canale), dove carichiamo video che riprendono informazioni importanti che, secondo noi, dovrebbero essere di dominio pubblico, il tutto rispettando le policy del social. E qui casca l’asino. Sono tantissime le realtà che denunciano questa censura a tappeto sui contenuti “scomodi”, vedi Byoblu… La giustificazione del social? Semplicemente “il video viola le norme della community”, senza aggiungere altro. Fai ricorso e neanche ti rispondono, tantomeno ti spiegano nel dettaglio qual’è il problema del video.

Noi ce le siamo lette le norme della community, e il video incriminato – lo trovate ancora qui sul blog in questo articolo dedicato perché lo abbiamo caricato su DTube – non viola nessuna delle norme indicate che sono:

  • Nudità o contenuti di carattere sessuale. E il nostro video non centra nulla con la pornografia.
  • Contenuti dannosi o pericolosi. Anche qui, nada.
  • Contenuti che incitano all’odio. Zero.
  • Contenuti violenti o espliciti. Nada.
  • Molestie o cyberbullismo. Figuriamoci…
  • Spam, metadati fuorvianti e frodi. Assolutamente no, il titolo riprende fedelmente il contenuto del video.
  • Minacce tra cui molestie, stalking, intimidazioni, invasioni della privacy… NO.
  • Copyright. È un video che era diventato virale, ripreso da più testate e condiviso da una valanga di canali, NON MONETIZZATO. Quindi neanche questa è un scusante e se lo fosse stata avrebbero dovuto indicare questa motivazione.
  • Privacy o condivisione di informazioni private. NO.
  • Furto d’identità. Ovvio che no.
  • Sicurezza dei minori. Il video è stato dichiarato in fase di caricamento non diretto ai bambini come tanti altri video quindi neanche questa norma è stata violata.
  • “Norme aggiuntive”. Quali sono queste norme aggiuntive? Ti fanno cliccare su un altro link – QUESTO – dove ti inseriscono “linguaggio volgare”, account non attivi e incitazione a trasgredire le policy di YouTube. Anche queste NON sono state violate dal video in questione.

Di seguito la letterina, “dolce censura”, che ci hanno mandano dopo averci tolto il video.

email ricevuta da youtube dopo la censura di un video

L’unica ragione per cui hanno censurato questo video è che era scomodo, diceva molte verità ed era diventato virale facendo milioni di visualizzazioni. Questa era la vera colpa. Come aggirare dunque YouTube, i social e la censura aggressiva per far circolare le informazioni tra liberi cittadini che hanno a cuore la verità? È semplice: scaricando i video prima che li censurino, usando e creando blog personali, social network open source e alternative a YouTube libere come DTube. Non vi preoccupate, faremo guide per ognuno di questi aspetti.

STAY TUNED amici!

“Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario” – George Orwell

Lascia un commento

Top